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Morsi di luce

Si è conclusa presso l’ex Aurum di Pescara la mostra antologica di Manuela Armellani “Morsi di luce”. Davvero straordinario il successo dell´esposizione che ha fatto registrare una tale affluenza di pubblico che, al dire della direzione del prestigioso spazio museale, mai si era visto così numeroso. Nella sola serata di inaugurazione erano presenti circa 400 persone; tra queste, sono intervenuti, oltre ai critici curatori della mostra Leo e Chiara Strozzieri, il giornalista del TG5 Paolo Di Mizio, il Presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore alla cultura dott.ssa Elena Seller e l´attrice Nadia Rinaldi. A completare l´eccezionale riscontro delle opere dell´Armellani, da considerare ormai una delle voci più autorevoli della ricerca artistica al femminile in Abruzzo, l´interesse mostrato da due dei massimi critici d´arte italiani, Vittorio Sgarbi e Giacinto Di Pietrantonio. Il primo si è recato a visitare la mostra in compagnia del sindaco di Pescara, Luigi Arbore Mascia: un gesto singolare e affettuoso al tempo stesso, che denota la grande stima del critico per l´artista. A sua volta Di Pietrantonio, docente all´Accademia milanese di Brera e direttore del GAMeC, Galleria d´arte moderna e contemporanea di Bergamo, uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea, reduce dall’inaugurazione di “Au pair” (Castelbasso, 26 giugno- 29 agosto), ha avuto parole di grande apprezzamento per le opere di Manuela, che ha potuto ammirare in una sua visita nella città adriatica, in compagnia del figlio Alexander e del cugino Moreno Di Pietrantonio, anche lui appassionato d’arte. Tema dominante dell’esposizione, se non unico, il nudo femminile che, al di là della componente di raffinato erotismo senz’altro riscontrabile, si lascia apprezzare per la componente luministica. Proprio questa luce che si proietta con gestualità espressionistica sui corpi ha dato lo spunto ai suddetti critici curatori per suggerire il titolo della mostra e del volume documentario. Va poi notato come la luce in questi dipinti dalla meravigliosa prestanza formale, dialoghi a meraviglia con il colore nero, il solo che l’ Armellani predilige per eseguire le sue tele; colore che le permette anche di superare ogni tentazione romantica o decorativa della sua ricerca pittorica. “Morsi di luce” sembra essere la mostra dell’anno: fresca, grintosa e ben allestita, capace di catturare l’interesse di un vasto pubblico, soprattutto giovane; un evento che sembra annunciare e insieme promettere una nuova e rinnovata partecipazione della città alle manifestazioni artistiche.